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martedì 22 dicembre 2009

Visitiamo Pompei….e non solo, comodamente da casa grazie a Street View di Google.


A letto con l’influenza o problemi di deambulazione e addio gita con gli amici, la scuola, la famiglia! Oppure hai in programma una visita agli Scavi di Pompei, Ercolano, Stonehenge, Avebury and Associated Sites, Royal Botanic Gardens, Kew o altri patrimoni dell’UNESCO e non sai cosa ti aspetta? Allora un giro di esplorazione con Street View di Google fa a caso nostro.
Chi non conosce e non ha mai usato Street View anche semplicemente per vedere la propria casa o quella degli amici, oggi grazie a una collaborazione di Google e il nostro Ministero per i Beni Culturali è stato reso possibile realizzare una visita virtuale tramite appunto street view all’interno dei noti Scavi di Pompei ed Ercolano che si vanno ad aggiungere a quei siti archeologici protetti dall’UNESCO già da tempo inserite nelle location di Street View.
Tra le più note ricordiamo:

  • Santiago de Compostela (Old Town)
  • Stonehenge, Avebury and Associated Sites
  • Royal Botanic Gardens, Kew
  • Historic Centre of San Gimignano
  • Old Town of Segovia and its Aqueduct
  • Historic Centre of Prague
  • Historic Walled Town of Cuenca




ma l’elenco non finisce qui ed è in continuo aggiornamento, per cui vi invito a visitare la pagina UNESCO-Street View per essere aggiornati sui siti disponibili.

Prima di chiudere vorrei spendere due parole di elogio al gran lavoro svolto da Google per queste realizzazioni, infatti non è stato tutto così semplice. In una intervista per “Neapolis” noto programma tecnologico della Rai, Giorgia Longoni, rappresentante Google Italia, sottolinea le difficoltà incontrate nelle realizzazioni panoramiche di street view per le vie strette e dissestate di un sito archeologico così come di un centro storico di una città.

Logicamente la classica auto usata per le riprese a 360° non risultava il mezzo più idoneo a muoversi in questi spazi e la soluzione è stata l’utilizzo di una bici particolare (streettrike) equipaggiata con la strumentazione necessaria alle riprese. “Quest’ultime, aggiunge Giorgia Longoni, sono state effettuate più volte per eliminare tutti quei salti che il mezzo di trasporto trasferiva dal terreno alla telecamera, al fine di ricavare un immagine stabile e fluida”.
Si spera che ciò incrementi il turismo verso i siti archeologici, stando al Ministero dei Beni Culturali, ma questo solo il tempo potrà confermarcelo, di fatto c’è, per ora, l’enorme valenza didattica nelle scuole.

Buona navigazione.

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